La media é 5,1 giorni dall’esposizione e contagio. Ma in rari casi possono bastare poco più di 2 giorni. Mediamente i sintomi del Coronavirus si manifestano dopo 5,1 giorni, in qualche caso dopo 2,2 giorni e la quasi totalità entro 10 giorni dall’esposizione e dal contagio. I sintomi sono febbre e tosse, malessere generale, naso che cola. Possono comparire anche mal di gola, mal di testa, bronchite, a volte anche diarrea e vomito e, in alcuni casi, difficoltà a respirare. I sintomi – per le persone che li hanno, considerando che si stima oltre la metà dei contagiati sono asintomatici e vengono rilevati e calcolati nella casistica solo dai tamponi – sono simili in adulti e bambini. Nei casi più lievi la malattia si presenta con la comparsa, rapida e improvvisa, di febbre, tosse e una sensazione generale di malessere e affaticamento.
E’ opportuno ricordare che ricercatori della University of Southern California hanno osservato che l’ordine in cui compaiono i sintomi può essere l’indizio per distinguere l’influenza dal Sars-CoV-2. La febbre è il primissimo sintomo del Covid-19. Poi la tosse e i dolori muscolari, seguiti dalla nausea e/o dal vomito, diarrea, una progressione simile a quella dell’influenza, nella quale però è invertito l’ordine dei primi due, cioè la tosse viene prima della febbre. Meno diffusi mal di gola e mal di testa, nei casi più gravi compaiono difficoltà respiratorie e complicanze come bronchite e polmonite.
Coronavirus, quando compaiono i sintomi?
Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima attualmente che vari fra 2,2 e 11 giorni e fino a un massimo di 14 giorni. Già uno screening della John Hopkins University aveva determinato che passa una media di 5,1 tra la prima esposizione contagiante e la comparsa dei primi sintomi, anche se erano rari i casi rilevati di pazienti che manifestano sintomi dopo i 2 giorni dall’esposizione. Nella maggior parte dei casi, secondo gli studi effettuati, il tempo medio di incubazione era stato appunto di 5,1 giorni. Il periodo infettivo può iniziare uno o due giorni prima della comparsa dei sintomi, ma è probabile che le persone siano più contagiose durante il periodo sintomatico, anche se i sintomi sono lievi e molto aspecifici. Se si ha la consapevolezza di aver avuto un contatto stretto con un positivo, é dunque questo il periodo medio nel quale aspettarsi i sintomi. Tuttavia si potrebbe essere asintomatici. Gli asintomatici sono contagiosi ed é la causa della morbilità di questo virus e della difficoltà di detenere Sars-CoV-2.
L’unico modo per identificare con certezza un caso Covid asintomatico è il tampone molecolare o il tampone antigenico di 3° generazione. In caso di positivo asintomatico, l’isolamento dura dieci giorni dall’esito del primo tampone.
A quel punto, in base alle disposizioni emanate dal ministero della Salute, stai in isolamento per almeno 10 giorni e poi fai un test molecolere che ti libera se risulta negativo. Il test per il Coronavirus deve avere esito negativo (quindi, 10 giorni + 3 senza sintom i+ test negativo) per rientrare nella vita civile. I 10 giorni sono calcolati dall’inizio dei sintomi: se i sintomi sono sfumati si calcolano dal 1° tampone positivo. Qualora i test risultino positivi a lungo, l’isolamento termina comunque 21 giorni dopo l’esecuzione del primo tampone (dopo almeno una settimana senza sintomi).